17.06.2025
Osservate il dispiegamento della serigrafia più grande del mondo in tempi rapidissimi. La sua lunghezza rappresenta i 150 metri di larghezza della bocca di una rete a strascico. Una rete così grande da contenere 10 jumbo jet.
La rete è stata "bandita" da Nizza durante l'UNOC 2024, non sappiamo perché, possiamo solo fare delle ipotesi.
Forse perché Macron e il Parlamento dell'UE sono in imbarazzo, dopo tutto quello che hanno fatto... sovvenzionare la pesca a strascico e consentirlo in quasi tutte le aree marine protette (AMP)? O forse c'è un'idea sbagliata di un sacco di posti di lavoro nella pesca a strascico, quando in realtà i pescatori su piccola scala e a basso impatto rappresentano 80% della flotta europea attiva e 50% dei posti di lavoro nel settore? O forse non gli piaceva perché era un lavoro d'amore creato e realizzato a più mani? Qualunque sia il motivo lo abbiamo "esposto" comunque, grazie a tutti quelli che hanno impedito che venisse "arrestato" dalla Polizia (la rete tornerà) ❤️ ⬇️
La pesca a strascico è uno dei metodi di pesca più dannosi, tanto da distruggere e catturare tutto ciò che incontra, causando la perdita irreversibile dell'ecosistema e il rilascio di enormi quantità di carbonio immagazzinate nei fondali marini. Vietandola, si eviterebbero 93% di tutti i rigetti di pesce e le catture accessorie dell'UE (fauna marina catturata per caso e gettata in mare morta o morente o fauna marina non bersaglio gettata in mare morta o morente).
Non c'è motivo di usare la pesca a strascico per catturare i pesci.
E dovremmo sovvenzionare la distruzione delle acque costiere, non solo le nostre, ma anche quelle delle comunità che dipendono dal mare per sopravvivere?
No di certo, soprattutto quando distrugge i fondali marini, costa posti di lavoro, mezzi di sussistenza e condanna le comunità alla fame.
L'unica cosa che la pesca a strascico fornisce sono i profitti per i già ricchi proprietari di mega-pescherecci. Proprietari che attualmente hanno l'orecchio dei politici dell'UE.
I politici dell'UE smettano di rappresentare l'industria e inizino a rappresentare i cittadini, prima che non rimangano più fondali marini (o comunità costiere) da rappresentare.
E quando ciò accade, è un "bye bye" per tutti noi.
MENTRE IL MARE MUORE, NOI MORIAMO
⬆️ Venite a sedervi con noi in rete, annunceremo quando e dove nel prossimo futuro, foto di João Daniel Pereira.
Il destino dell'Oceano dipende da tutti noi.
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